UN VAGUE DE FEU RIRE
Ridiamo , facciamoci una risata , oggi più che mai dopo che con questo governo fantoccio guidato dallo scout cattolico neppure eletto ma …. eletto ( nel senso di elevato ) perché cattolico , in più scout cioè educatore , uomo di fiducia , uomo di chiesa dunque pragmatico e capace al compromesso , che più degli altri per solo opportunismo sa stare con tutti ,che aiuta tutti e, che accetta aiuti da tutti ,uomo dai sani principi morali e di una coerenza tale che gli permette di farsi supportare dal Movimento 5 stelle e da Verdini indistintamente e poi di pagare con poltrone e sgabelli e cambiare la Costituzione , che dovrebbe essere approvata a largo margine , con l’aiuto di un pugno di voltagabbana di destra e di sinistra che lo fanno galleggiare tra il tripudio di gente che non sa distinguere tra un arrogante bulletto di quartiere e uno statista . Ridiamo , facciamoci una risata per suggellare quanto ieri l’altro vi scrivevo , cari amici di Chiesa Controcorrente , su come gli uomini di chiesa ( “ c “ minuscola e che non chiamo uomini di Dio perché semplicemente non lo sono ) sono la copia di questa gente , perché li amano , li frequentano e li prendono ad esempio e li imitano . Ieri si potevano sentire le sguaiate risate innalzarsi dalle parti di piazza del faraone , quando si sono seduti a tavola a banchettare per festeggiare i loro anniversari di ordinazione , nella festa del patrono del seminario , che non mi stufo di ripeterlo , non esiste più perché loro , quella tavolata di fratelli raccolti intorno al loro padre ( si fa per ridere ) ne hanno decretato la morte come d’altra parte hanno decretato la morte della fraternità sacerdotale e della paternità episcopale almeno qui in questa diocesi solo borghese. Dopo un po’ di preghiera forse la più Messa ma con meno Messe , una breve riflessione , la pausa caffè , finalmente il pranzo . Alcuni ne parlavano già al mattino , essendosi preventivamente informati sul menù . Intorno a quella tavolata un’orgia di cibo , hanno riso e si sono raccontati un sacco barzellette , prima delle quali l’andamento economico - amministrativo del seminario , poi i racconti dei tempi che furono i racconti camerateschi , sui vecchi insegnati , nulla di costruttivo tutto di distruttivo perché vedere un sacco di gente , uomini maturi che dovrebbero essere di Dio , che si perdono in chiacchiere e a riempirsi il ventre e a bagnarsi continuamente l’ugola sino quasi a congestionarsi tra un impennarsi di glicemia e tasso alcoolico e il sorriso compiaciuto del faraone che dal tavolo di presidenza con accanto i suoi fidi della troyca ,scovolandosi gli interstizi dentali con uno stuzzicadenti e aggiustandosi di tanto in tanto lo zucchetto, osservava il suo esercito divertirsi a trangugiare e divorare ubriacandosi e di cibo e di bevande ….. uno spettacolo deprimente che questo papa deve eliminare , fare scomparire , cancellare per il bene di quella gente perché questo faraone ,re travicello non è capace a dare il vero Pane a questa gente, scambia il Pane del convivio con la tavola smodata . Mi ricordava un confratello le mie defezioni di anni fa , prima ammalato io , poi già diacono ammalata mia mamma, poi da prete mai più , ebbene nell’anno del mio diaconato fu servita una torta offerta da uno degli abatini in quota faraone , quello da più tempo “ big ” e da più tempo “ one “ , su cui era stato fatto raffigurare ,in glassa , il patrono del seminario …… sono arrivati a mangiarsi i Santi , perché questo è il tipo di clero che questo faraone predilige , incoraggia e forgia ed è quello che ha dato spunto , qualche anno fa , alla riflessione del card. Ratzinger che affermava che in certi ambienti non si chiede più che cosa l’uomo pensi e, prendendo come esempio l’arte sosteneva come , per gente del genere , era indifferente se un’opera esaltava Dio o il diavolo l’importante era la sua esecuzione tecnico formale . Tecnicamente , formalmente e liturgicamente la giornata di ieri per la celebrazione del santo patrono del seminario ( che è come l’isola di Peter Pan cioè che non c’è ) è funzionata , un successo , si è fatto tutto , ritrovati , pregato ,preso il caffè , formati e informati , celebrato , pranzato e si è riso , tanto riso e quelle risate riportano al clima del Concilio Vaticano II all’or quando il Vescovo di Sion , Svizzera , Monsignor Francois Adam , osò parlare sulla “ presenza attiva di satana “ e la pubblicazione da cui ho tratto questo fatto così descrive la reazione che è tipica dei nostri conviviali : “ si sentì nell’aula vaticana “ une vague de feu rire “ , uno scroscio di risa “.