... siamo resto , scarto e non altro .....
28.10.2018 10:17
Chi è il resto di Israele , quel resto di Israele di cui parla Geremia , il profeta Geremia nella prima lettura di questa XXX domenica del Tempo Ordinario ? Il resto è un popolo , un popolo di cui Geremia scrive : “ … sono il cieco e lo zoppo , la donna incinta e la partoriente …. “ che , aggiunge il profeta “ … erano partiti nel pianto , io li riporterò tra le consolazioni …. perché io sono un padre per Israele … “ . Il resto di Israele dunque è un popolo che a Dio è famigliare , è parte della sua famiglia è il suo popolo , il popolo di Dio , il santo popolo di Dio , noi fratelli cristiani che di quel popolo siamo la continuità la Tradizione . A Dio non importa la condizione in cui verte , è popolo , è unità , è Israele , è persona , ….. e se tale , se persona è possibile con essa rapportarsi e la condizione che vive in quel momento , in qualsiasi momento sia schiavitù o prostrazione ne facilita l’approccio, l’intimità , l’interiorità , la spiritualità , il dialogo intimo , profondo con Dio . L’essere resto , rimanenza o , se volete fratelli cristiani , scarto , è privilegio agli occhi di Dio . Il Signore , il nostro Signore , colui che adoriamo e in cui poniamo fiducia , fede , è colui che si ferma lungo la strada che da Gerico conduce a Gerusalemme e si china sul malcapitato , sullo scarto , colui che era stato da altri volutamente evitato e si china per prestare soccorso perché lui stesso il Signore , è scarto . Quando Pilato indica Gesù ad una folla assetata di sangue il Cristo è uno scarto , non ha più neppure le sembianze d’uomo , eppure Pilato , allora la massima autorità politica e militare , rappresentante di ogni tipo di potere lo presenta , indica e addita come l’uomo : “ …. Pilato disse loro - Ecco l’uomo ! - …. “ leggiamo nel Vangelo di Giovanni ( 19,5 ) . Indicando dunque quell’uomo ,e in esso l’umanità , Pilato , il potere indica l’uomo nuovo , la nuova umanità , addita e indica lo scarto , la novità , la debolezza che vince e spezza il potere e lo rende ridicolo …. i molti , il molto ha paura del poco , dello scarto , dell’unico , dell’unità . Pilato , dunque al potere, non basterà indicare lo scarto , ma lo eleverà , lo porrà in alto perché tutti possano vederlo , perché sia mostrato , perché sia d’esempio e sua insaputa , perché dunque lo si possa ammirare , adorare , tendervi . La forza dell’unità, di quel nuovo corso della storia dell’uomo si dimostrerà dirompente , devastante ….. da quel momento quel resto , quello scarto elevato , posto là , in alto , starà ad indicare , nel tempo , lo spartiacque tra ciò che è stato , il passato , cioè ciò che fu prima della sua venuta ( quel periodo che nello studio sistematico della storia è indicato come “avanti Cristo “ ) . Ma non solo da allora indica
anche ciò che sarà , il futuro , il susseguirsi del tempo dopo la sua venuta “ dopo Cristo “ . La scrittura , la Sacra Scrittura è un susseguirsi di citazioni a riguardo del resto , del piccolo resto ,oltre a Geremia altri profeti ne hanno fatto uso ricordo Isaia ( 10,20 ) “ In quel giorno il resto di Israele , i superstiti della casa di Giacobbe …… si appoggeranno nel Signore …. “ , Baruc (2,29 ) “ …. Se voi non darete ascolto alla mia voce questa moltitudine … sarà ridotta ad un piccolo resto …. “ e ancora Isaia citato anche nell’epistola ai Romani ( 9,27 ) “ …. Anche se il numero dei figli di Israele fosse come la sabbia del mare è il rimanente che sarà salvato …. “ . La forza dei cristiani , la nostra forza fratelli non è , non risiede , non si manifesta nel numero , nelle adunate oceaniche . Scriveva Saint Exupéry , nel piccolo Principe , che l’essenziale è invisibile agli occhi , dunque il numero non è sinonimo di partecipazione . Quando il Signore fa ungere re Davide dal profeta Samuele ( 1 Sam. 16 , 6 e ss ) in premessa raccomanda al profeta di non guardare all’aspetto , alla forma fisica che aveva sviato Samuele . Il Signore al profeta consiglia di guardare al cuore perché il cuore dell’uomo si volge dove verso il luogo dove è custodito il suo tesoro : “ … là dove è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore …. “ sentenzia Gesù ( Mt. 6,19 ) . Dobbiamo essere consapevoli , fratelli cristiani di essere pochi , di essere un o il piccolo resto di un grande numero di battezzati . Dobbiamo essere consapevoli che fare la Chiesa , per fare comunità , basta essere in due , lo dice Gesù stesso : “ …. dove sono due o tre riuniti nel mio nome , io sono in mezzo a loro … “ ( Mt. 18,20 ) e se presente il Figlio sono presenti il Padre e lo Spirito e la Chiesa celeste …… questa è la Chiesa , questa è la nostra forza , questo è il nostro numero …… sconfinato ….. non computabile …. non nominabile né calcolabile perché elevato alla ennesima potenza . Ben aveva indicato Pilato , ecco perché il suo nome è parte della preghiera del Credo , il simbolo della fede , che ogni domenica recitiamo , perché Pilato , a sua insaputa , ha indicato e elevato l’uomo nuovo , lo scarto , la realtà , la nuova realtà , la verità , la vita e con essa la via per giungervi . Siamo chiamati come cristiani a prendere coscienza della nostra condizione , che non è la via più breve lastricata di gloria , di onori ma è l’esatto contrario .
“ ….. guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi …. “ Gesù ci insegna ( Lc. 6,26 ) . La strada è stretta , lunga , tortuosa e piena di pericoli , nostra consolazione è che non saremo soli nel percorrerla , sempre ci sarà chi si chinerà su di noi e per fasciare le nostre ferite e per condurci al pozzo per dissetarci , e sempre ci sarà chi , inviato , si farà a noi prossimo per cuocerci una focaccia . Fratelli è scritto , quello che vi riporto è scritto è parola di Dio alla quale dopo averla ascoltata noi rispondiamo , dunque aderiamo con queste parole : “ rendiamo grazie a Dio “ oppure “ lode a te o Cristo “ a secondo che la parola provenga dall’Antico o dal nuovo Testamento . L’uomo nuovo ha un nome e un cognome , lo abbiamo sentito nell’odierna proclamazione del Vangelo : “ …. Timeo , figlio di Bartimeo …. “ è cieco , è uno scarto , un mendicante , è scarto perché vive dello scarto degli altri , non è parte sicuramente del potere , infatti non ha bisogno di indicare Gesù , perchè neppure lo vede , non vede ciò che appare ,ma percepisce l’essenza , l’essere di Dio , lo riconosce Dio , lo manifesta e lo identifica con le parole : “ …. Figlio di Davide , Gesù …. “ e con le opere : “ … abbi pietà di me … “ . Timeo crede e credere è l’opera di Dio perché affidarsi alla pietà di Dio è un atto di fede è credere : “ …. Questa è l’opera di Dio : credere in colui che mi ha mandato … “ leggiamo in Giovanni ( 6,29 ) e “ ….con la bocca si fa la professione di fede … “ leggiamo nell’epistola ai Romani ( 10,10 ) . Ecco cosa significa essere resto , scarto , cieco ,sordo ……. significa comprendere la novità per essere dunque divenire novità .