MINA CON ALBERTO LUPO CANTAVA "DENARO SOLTANTO DENARO TRA NOI"

20.12.2014 09:43

Sfogliando il bollettino della parrocchia del Duomo, in cui come già feci rilevare tempo fa, vi sono più pubblicità che altro, e sappiamo che le pubblicità costano, mi soffermo sul quadro economico per nuovi interventi di restauro per l’importo di 431.720 euro di cui 91720 euro devono essere finanziati dai “più sensibili del santo popolo di Dio” come scritto nel bollettino. Sul bollettino vengono fatte quattro considerazioni, premettendo che la città di Biella vive un momento difficile e che molti (di cui io sono il primo) contesteranno l’ulteriore impegno finanziario per la Cattedrale e il Battistero, che sono scritti con le iniziali maiuscole, mentre il “santo popolo di Dio” con le iniziali minuscole. Il Santo Popolo di Dio è dunque meno importante della cattedrale e del battistero, una sorta di “vacca da mungere” che deve comprendere quanto sia importante il patrimonio artistico e storico che testimonia la millenaria fede delle nostre terre che è stato lasciato degradare, da una cattiva gestione dello stesso, non certo però dal Santo Popolo di Dio che ha sempre dato, e ora ha tutti i diritti di usare per se stesso ciò che vuole, perché nei momenti di difficoltà è buona educazione misurare e conservare le forze (questo rispetto alla prima considerazione). L’Ente pubblico fa molto bene a contribuire perché ne ha un ritorno di immagine e politico- elettorale (questo rispetto alla seconda considerazione). Le fotografie del pronao, del battistero e della sua cripta danno lavoro a restauratori specializzati che sono pochi e non molti, dunque quanto affermato al punto 3 non è corretto: “l’intervento serve a dare lavoro a molte persone” (questo rispetto alla terza considerazione). Si continua a fare finta di niente e a non volere capire, che è buona educazione verso se stessi e verso gli altri evitare spesse superflue (perché a parte la copertura (tetto), il restauro è una spesa superflua) nei momenti di difficoltà, e alla buona educazione che si deve sensibilizzare. Inoltre siccome la spesa da sostenere, è di un quarto dovrebbe essere finanziata con i proventi dell’otto per mille sgravando il Santo Popolo di Dio. (questo rispetto alla quarta considerazione). Infine mi permetto di fare una considerazione personale: con le pubblicità, l’allegato bollettino di versamento postale, le richieste di denaro per progetti vari e l’elenco delle offerte, più che un bollettino, la pubblicazione edita dalla Parrocchia di Santo Stefano assume la fisionomia di un libretto di risparmio.