MANIACALE CORRUZIONE O CORRUZIONE MANIACALE!

19.09.2015 09:15

La lettura di ieri , tratta dalla prima lettera di S. Paolo apostolo a Timoteo , non è scritta ad una comunità ma ad un vescovo , l’ambiente che Paolo descrive è ambiente ecclesiastico , ambiente di preti ….. roba da preti , da “ pretacci “ direbbe don Andrea Gallo .

Quegli anni , di 2000 anni orsono , erano assillati dagli stessi problemi di oggi ,scrive infatti  Paolo : “ considerano la religione fonte di guadagno “ e alla fine della lettura il lettore , rivolgendosi all’assemblea pronuncia : “ Parola di Dio “ e l’assemblea risponde : “ Rendiamo grazie a Dio “. Sembra quasi che l’abbia scritta io la frase paolina !  Paolo , anzi Dio stesso fa una considerazione che oggi , come allora , è attualità …. io ho non detto nulla di mio , riporto e ripropongo a voi, solamente per voi , e per voi commento, cari amici di Chiesa controcorrente ,  la Parola di Dio .

La religione è fonte di guadagno , economico , di prestigio , di potere ; la religione serve è utile per fare strada , per aprire e chiudere strade, carriere . Questa però è la religione di cui Marx scriveva che la religione è l’oppio dei popoli , non è il cristianesimo che è incontro , dialogo e rapporto . Mi rendo conto che gente come quella che regge questa diocesi laici o chierici che siano , molti , moltissimi siano di quelli che dalla religione hanno ottenuto non certamente il solo mangiare ed il solo coprirsi , ma che hanno voluto arricchirsi , chi di denaro , chi di potere . La tentazione è forte e cedervi è facile , i desideri ingannano e fuorviano e rendono insensibili dunque portano come conseguenza , alla non equa divisione dei finanziamenti ecclesiastici a danno degli ecclesiastici più miti , all’inganno perpetrato ai danni degli istituti ecclesiastici centrali per i contributi , all’ingiustizia delle preferenze e delle raccomandazioni  , alla vergognosa ( per chi la eroga e per chi la riceve ) paghetta ai pensionati di lusso , alle amicizie che contano , alla ricerca continua e smodata del denaro , alle continue riunioni che portano alle inutili discussioni, all’uso smodato del cibo , del pettegolezzo , dell’ozio mimetizzato nei continui viaggi , pellegrinaggi , ritiri , all’indifferenza e all’insensibilità verso i confratelli bisognosi per anzianità o limiti , alla disordinata vita sessuale ,ai vizi e alle compensazioni , alla vita agiata dunque sprecata . Tutto ciò Paolo ,a Timoteo , lo sintetizza così : “ Figlio mio , questo devi insegnare e raccomandare . Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità , è accecato dall’orgoglio , non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili . Da ciò nascono le invidie , i litigi ,le maldicenze , i sospetti cattivi , i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità , che considerano la religione come fonte di guadagno “ . Questa gente  , secondo uno psicologo, sacerdote e salesiano che da 30 anni si occupa di vocazioni alla vita religiosa ed al presbiterato , rappresenta il 30% del clero , disarmante ma vero , all’audizione dello psicologo erano presenti presso il seminario diocesano di Novara tutti i superiori dei tre seminari ( Biella , Vercelli e Novara ) ed i seminaristi , l’anno era forse il 2011 . Paolo ancora a Timoteo scrive : “ Quelli invece che vogliono arricchirsi , cadono nella tentazione , nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi , che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione . L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali …. “ . Dobbiamo cari amici di Chiesa controcorrente , secondo il detto dell’apostolo delle genti : “ osservare attentamente l’esito del loro tenore di vita “ , quello dei preti, dunque se è il caso redarguirli , quindi frequentarli o abbandonarli se è il caso , e questo , secondo il dettame del vangelo ,è il non “ conformarsi alla mentalità di questo secolo “ . Noi vogliamo pastori che vivano il “ gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date “ , non vogliamo più gente che si presenta dagli amboni o direttamente o delegando qualche borghese compiacente solamente per chiedere soldi , leggevo pochi giorni fa la biografia di un Servo di Dio il cui motto era : “ nulla chiedere – tutto dare “ e il biografo annota che “ … egli non permise che si facesse questua neppure la domenica.. “ certamente un uomo della Provvidenza , che viveva di Provvidenza , la cui Provvidenza non lasciava mancare la provvidenza . Se penso a quella pioggia di denaro che monsignore ed i suoi stretti collaboratori , spremono alle loro comunità mi vergogno per loro . Domenica si recherà alla posa di un’altra prima pietra , un’altra pergamena da firmare , dove un cospicuo  lascito per la costruzione di una casa di riposo si è  trasformato in altra cosa , non certamente seguendo le disposizioni della donante . Questo ci insegna di non lasciare nulla a questa gente che non rispetta neppure le volontà dettate ma le adatta , per suoi fini , ma ciò non mi stupisce affatto ,  è noto che un sacerdote , deceduto tragicamente qualche anno fa , avesse lasciato ,ad un confratello, precisa disposizione circa la non gradita presenza del presule alle sue esequie , ma per evitare lo “ scandalo “ cioè la verità , le disposizione testamentarie  non sono state rispettate , ma adattate , ecco perché io , nel mio testamento, oltre a non volere monsignore ,  ho nominato i miei figli come esecutori testamentari , sicuro di non essere tradito dai miei figli perché  certo di esserlo dai miei confratelli .

Tempo fa lessi  il testamento del parroco di Sala Biellese,  pubblicato nel bollettino parrocchiale dopo la sua morte ; egli , se ricordo bene ,  lasciò le vesti , un orologio e le disposizioni per sistemare quella governante che per anni lo aveva accudito  e la legna per i poveri . Osservando attentamente l’esito del tenore di vita dei preti vicino a monsignore e di monsignore stesso , vorrei vedere quanti di loro lasceranno la legna per i poveri e le vesti che tra le altre cose non portano neanche più , ma una cosa di me posso vantare e raccontare  : di mio , economicamente  sono nelle condizioni del parroco di Sala, se riceverò qualcosa lo devo ai miei genitori , infatti  in questi anni di professione ho avuto il necessario per crescere i miei figli , per questo rinunciando alla carriera e ad una maggiore fonte di reddito , ho lavorato dal 2002 al 2015 per i preti , poi messo alla porta , meglio dire “ sbattuto in mezzo ad una strada “ da monsignore che ha agito come un maglio presso il responsabile della carità cittadina e l’amministrazione ed i superiori del Seminario e potrei dire anche del Santuario d’Oropa che si sono allineati per opportunismo e servilismo , per le ragioni che già conoscete  cari amici di Chiesa controcorrente . In questo posso dire e il mio conto in banca è lì a confermarlo che non mi sono arricchito , di ciò non posso dirlo di altri . Oggi sono nelle condizioni , e me ne vanto , del parroco di Sala nel momento del suo trapasso , è per questo che mi sento libero , e che sono libero e sereno .

 

P.S. Domani celebrerò alle 9,30 nella Chiesa di Borriana