MA… ANDATE PER BOSCHI!
Anche oggi una citazione di Thoreau per consigliare all’ammuffito e inutile consiglio episcopale un’attività che sicuramente gli potrebbe giovare, cioè vivere, assaporare la vita, non la forma, il formalismo, la formalità, ma la sostanza, cioè ciò che dà vita. La loro attività è morta, sterile, incapace di produrre, solo di produrre se stessi, in questi anni, in questa diocesi non si è prodotto nulla, niente, si è solo chiuso, chiuso il seminario vescovile, chiusa la casa di riposo al Piazzo, si vogliono ridurre (chiudere) le celebrazioni eucaristiche (più messa meno messe), persa e svenduta la piazza del Duomo, e a Campiglia Cervo ceduto l’asilo all’amministrazione pubblica. Si sono solo create opportunità per mettersi in mostra, (ricordate le processioni con pompa e ostentazioni delle quali già parlava Thoreau nel pezzo di ieri), si è investito nel mattone e non nell’uomo, questa è morte, è questo il comportamento delle iene che in branco sono pronte a vivere di morte. Scrollatevi di dosso quell’odore di morte, quell’atteggiamento di mortifero formalismo e pensate a ciò che sta fuori dai vostri vuoti palazzi, andata, uscite per strada, (come indica il santo padre), fatevi abbronzare dal sole, siete pallidi, flaccidi, sudaticci, appiccicosi, affrontate il bosco, scoprite la fatica e la stanchezza di marciare, vivete l’avventura, siate credenti e non increduli:” Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi capace d’imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire sul punto di morte che non ero vissuto. Non volevo vivere quello che non era vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita”.