L'UOMO VEDE L'APPARENZA, MA IL SIGNORE VEDE IL CUORE

08.09.2014 10:02

Lele, tuoi collaboratori pettegoli  mi riferiscono che metti in giro voci che io sarei una ciambella senza buco. Io ho respinto queste voci, rispondendo che un successore degli Apostoli non usa il linguaggio di un carrettiere, in Liguria direbbero un camallo che tradotto è lo scaricatore di porto. Ma la cosa più sorprendente è che ho trovato tra i polverosi volumi dell’antica biblioteca di un convento un manoscritto antichissimo scritto in aramaico dicono un’apocrifo, ma non so di quale secolo, che il dotto e canuto decano dei bibliotecari mi ha tradotto. Il testo tratta di un dialogo tra due discepoli dopo la morte del loro Maestro nelle bottega di un fornaio a Gerusalemme. Al ritorno da un pellegrinaggio a piedi (non in aereo) si erano fermati per rifocillarsi. In un cesto della bottega del fornaio vi erano delle ciambelle, tante ciambelle. Sopra tutte quelle ciambelle ne svettava una senza buco. Uno dei due discepoli, scostate le altre scelse quelle che a lui sembrava la più grossa e subito l’addentò soddisfatto, il secondo senza indugiare, prese la ciambella senza buco e incominciò a mangiarla di gusto. Il primo discepolo chiese all’altro il perché aveva scelto la ciambella senza buco motivando che non era come le altre, che non era una ciambella. L’altro discepolo rispose che ragionava e si esprimeva come tutti gli uomini, ( non ti ricorda il Vangelo dell’altra domenica quando Gesù rimproverava Pietro con queste parole” tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini          “?) e spiegò che il sapore della ciambella senza buco era identico a quella delle altre e proprio perché privo di buco (diversa dalle altre) lui l’aveva scelta e perché aveva più SOSTANZA da mangiare. Ti faccio notare caro Lele che entrambi i discepoli hanno scelto la ciambella senza buco cioè l’hanno notata tra le altre uno per prenderla l’altro per scartarla, ne hanno dunque notato la diversità. Mi è sembrato carino o come si dice “come il cacio sui maccheroni” proporti questa storia. Chi, non tu sicuramente tra i tuoi collaboratori mi paragona a una ciambella senza buco si è squalificato automaticamente come uomo e come prete perché non sono una cosa, un genere alimentare a te tanto caro ma una persona e poi è stupido, ed è il contenuto della storia che ti ho raccontato a sentenziarlo non scegliere la ciambella senza buco perché ha lo stesso sapore delle altre e più sostanza da mangiare. T’invito anche a rileggere e a meditare profondamente, cioè fino a ruminare (questa frase del primo libro di Samuele “l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il  cuore” 1 Sam 17 ). Chiudo con l’evangelica sentenza: chi ha orecchi per intendere intenda

Con la solita ironia ti scrivo e ti affido alla pietà del Cristo