LA CULTURA DELLO SCARTO
Vorrei soffermarmi ,fratelli cristiani su due azioni che Dio compie , nei confronti dell’uomo , le abbiamo sentite proclamare dalla Parola di Dio …. nella prima lettura tratta dal libro della Genesi : “….. Dio condusse fuori Abramo ….. “ e dalla Parola del Signore , nel Vangelo di Luca : “ Gesù prese con sé Pietro , Giovanni e Giacomo ….. “ . Dio ha dunque cura dell’uomo , talmente tanta cura che oltre a crearlo dal nulla , dalla polvere ( siamo all’inizio della Quaresima , abbiamo appena ricevuto le ceneri , in cui il sacerdote , imponendole , ci ha ammonito : “ ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai “ ) , oltre a farlo a sua immagine e somiglianza ( si dice che Dio guardando il Figlio ha creato ,plasmato l’uomo ) , oltre ad animarlo con la forza del suo Spirito : “ Dio …… soffiò nelle sue narici un alito di vita , e l’uomo divenne un essere vivente “ , oltre a conferigli la vita divina con sua Grazia , Dio lo custodisce come il padre ama il figlio. La due azioni che Dio , il Signore , compie verso l’uomo , sono puro amore paterno , conduce Abramo , prende con sé Pietro , Giovanni e Giacomo , non ha vergogna delle sue creature , dei suoi figli , della sua famiglia , non pone in essere quella cultura dello scarto di cui papa Francesco si fa portavoce, una cultura frutto dell’egoismo dell’uomo cioè del suo peccato , che è da sempre, posiamo dire che è vecchia come il mondo …. quella cultura è l’indifferenza verso il più prossimo , i malati , gli anziani …… oggi sono loro i piccoli indicati da Cristo nel Vangelo . I piccoli sono coloro che non hanno più difese , che non sono più difesi , che sono abbandonati a loro stessi e questa società li ha indicati nei malati , negli anziani in coloro che … lasciatemelo dire non contano più nulla per una società tutta protesa all’attenzione allo straniero ( ne abbiamo fin troppa ) mentre gli anziani i malati sono come un profeta che : “…. non è disprezzato se non nella sua patria ,tra i suoi parenti e in casa sua “ . Dio non si vergogna dell’uomo , di un uomo avanti nell’età , vecchio , non più efficiente , anzi per quella coppia Sara ed Abramo , a quella coppia dona il virile vigore della maternità e della paternità , di un , ormai insperato figlio , ma soprattutto dona la paternità e la maternità di una nuova umanità di cui noi oggi fratelli cristiani , siamo i continuatori , gli eredi . L’umanità dunque , ha origine da una coppia di anziani di vecchi cui oggi la politica e la cultura dello scarto di questa società anziché riconoscerne le virtù e la saggezza , relega in una casa di riposo o alle cure di una badante , umiliandoli negando loro il conforto dell’amore e convincendoli che non sono più capaci di badare a se stessi . Dio non conosce o riconosce l’uomo dal suo aspetto fisico , dalle sue prestazioni , ma dal cuore : “ Non guardare al suo aspetto , né all’imponenza della sua statura “ così , in questo modo , Dio si rivolge al profeta Samuele : “ Io l’ho scartato , perché io non guardo ciò che guarda l’uomo . L’uomo guarda l’apparenza , il Signore guarda il cuore “. Ecco perché il libro della Genesi mette in evidenza , che Dio conduce fuori Abramo … lo porta fuori da una mentalità prettamente umana utilitaristica , statistica , efficientista , per introdurlo in un altro mondo , da Dio trasformato nel suo Regno , nel Regno di Dio dove …… : “ …. nulla è impossibile a Dio … “ dove Elisabetta , Sara come la madre di Sansone concepiscono oltre le statistiche scientifiche , quei limiti umani per i quali l’umana cultura dello scarto non è certo ….. la divina cultura del cuore che si chiama amore . Così i tre apostoli Pietro , Giovanni e Giacomo sono introdotti in un luogo dove il presente vince il passato …. è il Regno e il segno è la luce , la chiarezza sino alla trasparenza , come Abramo che è portato a contemplare il cielo stellato , dove la luce vince la notte , dove tutto è evidente , reale . In quel luogo , al cospetto di Dio l’uomo ha timore ,che non è paura , terrore , ma reverenziale disposizione a riconoscere il ruolo di Dio e come di ciò conseguenza l’uomo riconosce anche il suo ruolo . Il ruolo dell’uomo sta nel riconoscere la primazialità di Dio , Dio è colui che prende con sé l’uomo per aprirgli gli occhi , per trarlo fuori dal tempo per introdurlo nel tempo , nel nuovo tempo , che non è fatto di passato , presente e futuro ma di solo presente cioè di eternità di novità . L’azione di Dio è pedagogica è volta alla crescita etica , morale , spirituale , psicologica dell’uomo . Dio attraverso Paolo propone all’uomo di non conformarsi alla mentalità di questo mondo , del nostro tempo : “Non conformatevi alla mentalità di questo secolo , ma trasformatevi rinnovando la vostra mente , per potere discernere la volontà di Dio , ciò che è buono a lui gradito e perfetto “ , quel prendere con sé , quel trarre fuori è la volontà di Dio di rinnovare una umanità che si piega sempre di più su se stessa , che ha perso la capacità di fare discernimento , di vagliare, di pensare , aperta cioè all’egoismo , al peccato e sempre di più chiusa alla grazia . Dove Dio ci porta …. dove Dio ci invita ad andare è luogo in cui la mente si rinnova , in cui le scelte sono condizionate …. o meglio se volete ….. sono guidate dal cuore . Mosè ed Elia , non sono una proiezione ,….. fantasmi di un passato prossimo o remoto …. sono il presente , sono l’ oggi , non il passato …. la mente guidata dal cuore porta a dialogare con il Patriarca e con il Profeta dunque con il Signore , perché nulla è impossibile a Dio ……. a Dio che è solo presente , presenza ……. eternità .