GRAZIE OZIOSI, INETTI!

03.02.2016 08:24

Appurato ieri , che il prete in quanto vive fa politica , come Cristo stesso ha fatto politica , come ognuno di noi fa politica se il fine è il servizio al bene comune della polis cioè a quel popolo che si dovrebbe servire , voglio precisare che il prete non deve fare una scelta partitica ,ma fare politica sì . Un confratello mi diceva che nel momento in cui faccio la doccia e resto molto sotto il getto dell’acqua , perché magari provo piacere , mi piace , in fondo compio un gesto di cattiva politica , danneggio il bene comune , l’acqua …. anche se la pago … quell’improprio uso dell’acqua è cattiva politica è un danno al bene comune è uno sfregio al sistema ecologico … e per fare maggior chiarezza , dunque politica , è un favore alle multinazionali che stanno facendo “ scorta “ d’acqua ,stanno comprando riserve d’acqua ovunque, investono sull’acqua , l’oro bianco …. Loro l’accumuleranno e a noi mancherà e la pagheremo … e scoppieranno guerre . Quando parlo di politica ( ieri nel pezzo che vi ho dedicato prigioniera del virgolette , oggi l’ho liberata da quello sbarre ) penso al santo Padre , quando si rendeva disponibile a nascondere e a far espatriare clandestinamente i dissidenti argentini , e mi domando ,per poi rivolgere a voi la domanda se quello non era fare politica , se non era servire il bene comune di quel popolo di cui era pastore …. non giudicherei , quella sua azione lo schierarsi partigianamente , ma la presa di coscienza del dovere di un uomo nonché prete di un mandato morale, spirituale nonché divino di servizio all’umanità , dunque al bene comune . Penso anche alla partecipazione alle stagioni di lotta sindacale all’Olivetti da parte dell’allora Vescovo di Ivrea mons. Bettazzi …. fu un gesto politicamente corretto e fortemente rappresentativo , un gesto di vicinanza alle sofferte problematiche della classe lavoratrice sempre colpita ( ed oggi con questo governo più che mai colpita ) nella sua dignità : il lavoro . ( A questo proposito ricordo il discorso di papa Francesco ai lavoratori sardi ). Ogni sacerdote , perché tale , dovrebbe sentire forte il dovere , nell’ambito della difesa della dignità di quei lavoratori che manifestano per il riconoscimento dei loro diritti ( scrive Luca ,dunque Parola del Signore , che l’operaio ha diritto al suo salario ) di partecipare anche fisicamente alle stagioni che verranno perché gesto pubblico a servizio del bene comune, non certo a servizio o a favore di questo o di quello schieramento politico . Oggi mi diranno comunista ma non sanno fare altro , d’altra parte accusano il Papa di essere comunista ( non esiste neanche più questa definizione , oggi i post comunisti si definiscono socialdemocratici , D’Alema è arrivato a definirsi liberale, ma qui in provincia siamo 30 anni indietro e la cultura di certo clero e dei suoi tirapiedi è pre - concilio di Trento ). In Italia c’è il brutto vizio di ritenere che il fare politica è indicare o appartenere ad un preciso schieramento ; sicuramente un po’ di colpa è ascrivibile anche all’alta gerarchia ecclesiastica che indicò all’elettorato cattolico un partito politico come schieramento di riferimento …. lasciando intendere come questo avesse i requisiti per rappresentarla … forse solo il nome . Oggi le cose sono cambiate , anche se non di tanto ,le ingerenze da parte della gerarchia continuano ad essere di disturbo , un po’meno ufficiali , ma si manifestano …. ad esempio il vescovo di questa città nomina , con suo pieno diritto , membri di un certo schieramento , piuttosto che altri come rappresentanza nei CDA di fondazioni e questo è il classico esempio di confusione tra politica e partitocrazia . Per trasparenza possiamo dire che oggi sono tollerati dalla gerarchia ,i preti che indicano candidati ritenuti cattolici e che militano in schieramenti definiti tali … non so con quale criterio, considerando che oggi i candidati cattolici sono sparsi ovunque , in tutti gli schieramenti componenti partiti e movimenti , definiti politici . I cattolici, mi sento di affermare , non fanno più politica , perché la politica non è più quell’azione che ha come fine il bene comune , la politica oggi è partigiana , partitocratica è fine a se stessa ,alla sopravvivenza di se se stessa , è una classe che trae per se stessa, solo per se stessa , il suo benessere non quello del suo elettorato . Penso a quei preti argentini che per il solo avere scelto di stare con il popolo a loro affidato e servirlo nell’ottica evangelica , cioè facendo politica , assistendolo nei suoi più essenziali diritti di vivere ed esistere , sotto quella dittatura militare , furono torturati , incarcerati , assassinati . L’azione di servizio … la politica .. di quei preti mi chiedo come fu giudicata dalla gerarchia ecclesiastica argentina di allora ? Manzoni scrisse “ ai posteri l’ardua sentenza “ e noi lo abbiamo capito ed appurato . Il prete che fa politica cioè che serve , assiste , ama il suo popolo ( ricordate la definizione di Paolo VI che ieri vi trascrivevo ? politica come una delle forme più alte di carità cioè gesto di amore ) ebbene quel prete, serve la verità quindi, la libertà , la giustizia per amore e dal potere , dalla partitocrazia è messo in disparte . Il potere mette sempre in disparte il Vangelo , tributandogli il saluto, sull’attenti , al cappello , che è un gesto irrispettoso , perché il Vangelo inchinandosi lo si bacia , che è il gesto che il sacerdote compie pubblicamente non tanto per sé , ma per quell’assemblea lì raccolta …. il potere non si inchina mai e mai ama . Al popolo manca oggi la guida dei suoi preti nei momenti più critici che non sono solo quelli dell’attenzione ai migranti , ma il coraggio ed il dovere di inchiodare il potere alle sue responsabilità e quei pochi preti che hanno imboccato quella strada l’hanno pagata cara , come il Cristo : abbandono , isolamento , torture ,persecuzioni , morte . Le alternative sono solo due , o si cede alle lusinghe del potere , Cristo tentato dal demonio non ha ceduto alle tentazioni …. o come oggi è in uso si allunga , si stende al potere la mano vuota per ritirarla piena e allora si entra al servizio , alle dipendenze del potere …. questo modo di fare politica è l’anti-politica , compresa e tollerata perché è la prima forma di una schiavitù dorata, ma pur sempre schiavitù . Da 7 anni ( sentivo lamentarsi in più di una trasmissione televisiva le maggiori sigle sindacali di questo nostro Paese, sempre meno paese sempre più prigione ) , non si rinnovano , ad alcune importanti categorie di lavoratori, i contratti di lavoro ,questa è ingiustizia e non è onesto nei confronti del popolo , di questo popolo che lavora per il bene di questo Paese e che arricchisce solamente banche e una classe politica sempre più avida , divenendo sempre più povero e sempre meno tutelato e abbandonato in una giungla di insidie e insicurezze …. questa non è politica , è la via , la strada , l’autostrada alla schiavitù , all’intossicazione quindi alla dipendenza …. è necessario che in primis i preti lavorino e si sacrificano per il bene comune , si adoperino per una sana politica a favore delle fasce più deboli di questo popolo, i lavoratori , perché se si eleva il loro tenore di vita attraverso la sicurezza ,l’attenzione , la giusta retribuzione , la cura , la tutela , il rispetto si fa politica ,si lavora per il bene comune e noi preti abbiamo come esempio la forza e il coraggio di San Leone Magno un papa che prese autorevoli e precise posizioni per il bene di questo nostro paese , indicando così oggi ai pastori di questo gregge allo sbando , senza guida la via per far giungere la loro rassicurante e autorevole voce , perché l’auctoritas proviene dal Signore stesso attraverso la sua Parola , ma solo se al servizio del bene comune . PS. Da oggi sarò tacciato di comunismo …… come il Papa . Grazie davvero , oziosi inetti !