E' LA FESTA DEL SILENZIO NON DEI PROCLAMI E DELLE PROFEZIE

15.08.2014 17:39

Fratelli cristiani siamo qui riuniti oggi per fare memoria della Solennità dell’Assunzione della B.V.Maria, e nel vivere insieme questa Solennità dobbiamo fare un passo indietro e riprendere il Vangelo della vigilia nella messa vespertina anch’esso di Luca, come quello odierno. Perché? Perché in esso si legge, si percepisce la considerazione che il figlio di Dio, il figlio di Maria, Gesù aveva della Vergine, della propria Madre. La considerazione è grande come quella che ogni figlio ha per la propria madre, è umano, perché Gesù è umano oltre che divino, è Dio oltre che uomo, è figlio, è corpo, come ognuno di noi, ci insegnano i padri della Chiesa, i mistici e anche la Sacra Scrittura, il Salmo 82, 6: “Io ho detto voi siete Dei, siete tutti figli dell’Altissimo”. La voce di donna che si alza dalla folla per dire: “ Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato” è zittita da Gesù stesso con la risposta: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. Se Maria è beata dunque, non è per il fatto che ha concepito e dato alla luce Gesù ma perché discepolo di Dio, ed è questo il solo fatto che determina la beatitudine quindi la santità, e ciò è decretato, stabilito da Dio stesso. La Chiesa ha il potere delle chiavi, o meglio agli uomini di chiesa è stato dato il potere delle chiavi, è per questo motivo concreto che molti santi scappano, sfuggono al potere delle chiavi, ma non a Dio. La chiesa degli uomini è fallibile, è la stessa storia della chiesa che ne elenca gli errori, ma Dio no non è mai fallibile essendo il padrone della storia. Si è santi e beati per le nostre risposte a Dio punto e a capo. Non c’è merito maggiore o minore per l’uno o per l’altro, neppure per la Madre di Dio e ciò è detto dalla bocca di Dio stesso, dal suo stesso figlio. E se Cristo fa riferimento a qualcuno, indicandolo, all’attenzione, non alla devozione, come esempio di grandezza, ebbene questo è Giovanni il Battista e non la Madre.”In verità vi dico: fra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista…” Loda poi degli sconosciuti, dei pagani per la loro fede: il centurione e domenica prossima leggeremo della cananea. A Cana di Galilea, alle nozze di Cana invece , come ricorda Giovanni, Gesù bacchetta sua Madre: “Donna che vuoi da me?”.

Ora fratelli cristiani, ogni santo è proclamato tale dalla S.Madre Chiesa, perché si è riconosciuto che nella sua vita ha indicato il Cristo e non se stesso, la sua figura. Non la sua figura ma quella del Maestro. Paolo scrive: “ non sono più io che vivo ma Cristo vive in me”. Il santo ha perso, lasciato la sua vita, per ciò che per lui conta di più: il Cristo. Il santo è santo per dirci come Giovanni il Battista “è lui che dovete seguire, non me, io devo diminuire, cioè sparire, lui crescere cioè divenire evidente, l’evidenza, la trasparenza: la centralità dunque è Cristo e non altri, nessun’ altro. Seguire altri è sminuire il Cristo, riconoscergli meno merito, annacquarlo, è giocare sempre a ribasso, non puntare in alto, accontentarsi delle briciole, di cui si può sopravvivere ma non vivere. Noi fratelli cristiani siamo stati voluti perché vivessimo non sopravvivessimo, ciò significa che siamo stati voluti perché ascoltassimo la Parola e la osservassimo. E l’osservarla ha due significati: metterla in pratica ma anche guardarla con gli occhi perché la Parola, il Verbo è Dio. I santi, fratelli cristiani ci aiutano ma non sono la pienezza. La figura della Vergine ci insegna che dove è presente la Parola c’è anche la Sua presenza. Dove c’è Cristo c’è Maria in disparte in silenzio, non parla, tace perché al cospetto della Parola, al Suo cospetto c’è poco da dire, è Dio che parla, l’uomo come Mosè non può far altro che coprirsi il volto, prostrarsi e ascoltare. Maria fa ciò che ognuno di noi è chiamato a fare, osservare, ascoltare, quindi accogliere. Maria è silente, silenziosa ascolta e osserva ciò che ascolta: Maria elabora e ciò rende appagato Dio e beata lei. La figura del santo e della Vergine nella parola di Gesù sono contenute; gli è conferita la giusta valenza che non è la frenesia di sentirli parlare, ella, la Vergine è la donna del silenzio, dell’ascolto materno. Noi fratelli cristiani siamo rei di averne fatto la figura più eloquente lungo tutta la storia e soprattutto negli ultimi secoli, e lo è, ma non nel modo che noi pensiamo attraverso proclami e profezie; la Vergine è cristiana come noi, cioè seguace del Cristo che è il centro. I cristiani seguono il Cristo perché è lui che parla, è lui la Parola, è lui l’osservato e l’ascoltato. Il suo insegnamento è il totale capovolgimento del concetto stesso di vita: non consuetudine ma novità, novità continua, perenne, eterna che mai può divenire, trasformarsi in consuetudine: cioè vita continua, capacità di un cambiamento interiore che si esteriorizza divenendo esempio, guida, vita vissuta, vita eterna. Cristo, in questa solennità ci insegna che siamo come la Madre, se lo seguiamo, e che ella, la Madre è come noi perché ha seguito la Parola, il Verbo, Cristo stesso. Fratelli sentiamoci, perché lo siamo, al pari dei santi e della Vergine Madre: Parola del Signore.

Omelia per la Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria

donandreagiordano