.... è imposta una politica anticristiana ...
25.04.2021 08:33
Il mercenario non è solo colui che svolge un'attività allo scopo di trarne un guadagno altrimenti, secondo questa definizione , tutti coloro che svolgono un lavoro dovrebbero essere indicati come mercenari ; più propriamente il mercenario configura colui che per denaro rinuncia alla propria libertà di giudizio e di espressione , colui nel quale gli elementi spirituali o affettivi propri cedono di fronte a quelli economici o venali . Il mercenario dunque è schiavo dei vantaggi e se schiavo rinuncia alla sua libertà divenendo dipendente da altro , da ciò che non lo rende libero : l’economia speculativa di qualsiasi genere .
Fratelli Gesù , nel proporre ad ognuno di noi personalmente la sua visione di vita , che è poi la visione cristiana che ci è trasmessa , predicata dalla Chiesa, insegna che la nostra esistenza in questo mondo si fonda sulla fedeltà , questa è la nostra economia , l’economia cristiana : “ ... Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi ... “ ( Gv.8,31-32 ) è quanto Gesù sostenne in una delle tante dispute con i Giudei .
Per aderire a Lui , per credere , non ci è richiesta dipendenza ma fedeltà , fede , fiducia che è assumere liberamente l’impegno di credere . Come ? In che modo ? Con la bocca e con il cuore : “ ... Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza ... “ si legge nella lettera che l’apostolo Paolo scrisse alla comunità cristiana che era in Roma e che viveva di questa economia . ( 10,9-10 )
Ma cosa credere ? Appunto ciò che Paolo ci ha indicato e cioè che Dio ha risuscitato Gesù dai morti .
Il credere poi , il nostro credo non è evanescente , etereo , bensì è realtà , è economia , materia per i nostri sensi è atto, opera , opera di Dio come Gesù ha insegnato alle folle, a chi lo seguiva e lo segue ,a chi lo ascoltava e l’ascolta ( Gv.28-29 ): “ ... Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato»... “ .
Se le opere si compiono , si fanno , si realizzano , sono a portata dei sensi , sono economia ; allo stesso modo si compie , si realizza , è alla portata dei sensi il credere , la fede , Dio , e la fede appunto è un atto l’atto di fede , l’atto di credere , il credo , il nostro credo , l’economia del credere , di credere.
Le opere a cui si riferisce Gesù , il Cristo , il Signore , il Figlio si identificano con le cose di lassù , le cose eterne , le cose che non si vedono , ma che si sperano e la speranza preservandone l’eternità le rende visibili , cioè reali , vere , esperibili perché scrisse Paolo agli Ebrei ( 11,3 ) : “ ... Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede ... “ . Il nostro sguardo , lo sguardo del discepolo deve fissarsi sulle cose invisibili , lo scrisse Paolo nella sua seconda lettera inviata alla comunità cristiana che era in Corinto ( 4, 18 ) : “ ... perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne... “ l’eternità è l’economia divina , dunque cristiana .Le cose di lassù , le cose invisibili , le cose eterne , l’eternità si percepiscono con gli occhi della fede , ciò che il cuore crede e la bocca proclama .
Ancora Paolo nella sua prima lettera inviata alla comunità cristiana che era in Corinto ( 2,9 ) riferendesi all’Antico Testamento scrisse : “ ... Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo,queste ha preparato Dio per coloro che lo amano ... “ .
Il mercenario dunque non fissa il suo sguardo sulle cose di lassù , non si concentra sulle cose eterne , sulle promesse e sulle speranze . Non è nell’ indole del mercenario vivere il presente in funzione del futuro alla luce di ciò che è passato . Il mercenario persegue l’etica dell’utile , dell’economia speculativa a danno di tutti dunque anche di se stesso .
Così fratelli va il mondo , i segni apocalittici sono alle porte , si manifestano ad una umanità che si è data come regola la mercificazione di tutto , nulla e nessuno escluso e guidata da mercenari va incontro non solo alla sua inesorabile decadenza ma alla sua estinzione .
Tutto ciò da subito , immediatamente nel giardino , in Eden, con la scelta del dubbio : “ ... è Lui Dio il Creatore, o sono io Dio , il Creatore ...? “ si domandò Adamo in compagnia di Eva e si diede la risposta che lui era dio e il creatore . E’ lecito il dubbio , lecito ma secondo giustizia , non posso essere io il Creatore, né Dio se non sono in Dio . In Lui sono Dio e creatore , perhè è Lui la divinità e Lui crea , e io a ciò partecipo , sicchè con Dio sono Dio , sua parte e poarte del titto ma da solo non sono nulla . La forza di ciò che sono è nell’unità con il Creatore , con Dio , è quell’entrare , perché invitato , nella pericoresi trinitaria , l’eterna danza tra il Padre , il Figlio e lo Spirito Santo , danza che realizza perché dà identità , cioè fa essere ciò che realmente si è e si deve essere . In quel ruolo , nel mio ruolo , quello che mi è assegnato mi realizzo perché sono ciò per cui sono , come Dio è colui che è ,è la sintesi della presentazione che Dio fa di sé a Mosè nel deserto di fronte al roveto ardente , si legge infatti nel libro dell’Esodo ( 3,14 ) : “ ... Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi» ... “ . Sono dunque, perché Dio è .
L’uomo , ognuno di noi fratelli cristiani possiede , gli è stato consegnato un ruolo , un ruolo unico e personale , utile alla crescita e all’espansione propria e di questo mondo , per la felicità propria e degli altri e per la realizzazione in quel ruolo di se stessi . Non vendiamolo , non svendiamolo non riduciamolo alla schiavitù di essere , divenire mercenari , coloro che spadroneggiano sugli altri , come scrisse Pietro nella sua prima lettera (5,1-3 ) : “ ... Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge ... “ .
Fratelli le parole dell’apostolo sono rivolte ai ministri di Dio , ai sacerdoti , cioè a tutti i battezzati . In forza del Sacramento ricevuto i battezzati sono davanti alla maestà divina re, profeti e sacerdoti dunque non vi sono in seno alla comunità cristiana , generi e caste ma libertà e giustizia di ruoli , e nei nostri ruoli , nel rendersi conto , nell’accorgersi di ciò che siamo ha origine il nostro credo ovvero che Dio è , e di ciò io sono conseguenza , ma non il contrario , Dio non è conseguente a me perchè è questo che il mercenario e l’economia speculativa perseguono .
Rivolgendosi ai battezzati come a “ ... bambini appena nati... “ , l'apostolo Pietro scrisse: “ ... Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo (...). Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce ... “ .(1 Pt 2, 4-5. 9).Ecco un nuovo aspetto della grazia e della dignità battesimale: i fedeli laici partecipano, per la loro parte, al triplice ufficio - sacerdotale, profetico e regale - di Gesù Cristo. E questo un aspetto non mai dimenticato dalla tradizione viva della Chiesa, come appare, ad esempio, dalla spiegazione che del Salmo 26 offre Sant'Agostino. Scrisse il santo Dottore : “ ... Davide fu unto re. A quel tempo si ungevano solo il re e il sacerdote. In queste due persone era prefigurato il futuro unico re e sacerdote, Cristo (e perciò "Cristo" viene da "crisma"). Non solo però è stato unto il nostro capo, ma siamo stati unti anche noi, suo corpo (...). Perciò l'unzione spetta a tutti i cristiani, mentre al tempo dell'Antico Testamento apparteneva a due sole persone. Appare chiaro che noi siamo il corpo di Cristo dal fatto che siamo tutti unti e tutti in lui siamo cristi e Cristo, perché in certo modo la testa e il corpo formano il Cristo nella sua integrità ...” .Fratelli dunque siamo pastori , tutti pastori ma non mercenari questo a noi è proposto : pastori che devono curare la pastoralità ossia ciò che è comune e riconducibile a coloro ai quali è stata affidata la responsabilità di condurre la comunità cristiana e si prendono cura di essa siano essi chierici o laici ,a questo proposito si legga l’ Esortazione Apostolica post – sinodale Christifideles Laici di Giovani Paolo II su vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo .
Il pastore dunque guida , conduce ai verdi pascoli, alle acque tranquille come prega il salmo , il mercenario lucra e specula non sceglie ma ricerca il meglio solamente per se stesso per il quale un posto vale l’altro purchè convenga . Ma ciò non è cristianesimo , né vita cristiana, e la politica che ci è imposta è anticristiana.