DIABLO!

15.06.2015 08:53

Dopo un attento esame dell’annuario diocesano che come il sito sono una vergogna per questa diocesi (una pubblicazione zeppa di errori e di dati non volutamente comunicati) non sono riuscito a trovare il nominativo del sacerdote esorcista. Nelle diocesi in cui credono alla presenza del diavolo, perché esiste (lo insegna Gesù: il principe di questo mondo sarà gettato fuori Gv12,31) solitamente viene nominato. Questa diocesi insegna fin dal seminario ad irridere il fenomeno, ricordo il direttore spirituale che rideva a crepapelle e agitava le mani evocando gesti magici nel raccontarci che lui era “ancora di quelli” che aveva ricevuto l’esorcistato (ministero che anni fa veniva conferito durante il cammino di formazione per il sacerdozio). Pensiamo anche alla serietà con cui in passato è stato assegnato quest’incarico, perché è stato assegnato su pressioni di fedeli che chiedeva per sé l’intervento di un esorcista. Furono incaricati in tempi diversi due religiosi, ma si sarebbe dovuto sapere che i religiosi sono soggetti a spostamenti, di fatto sono durati poco tempo. Poi se n’è occupato direttamente il vescovo appoggiandosi ad un aiuto esterno alla diocesi, indirizzando quindi ad altra diocesi. Ricordiamo che tutti i fedeli sono affidati alla sua cura, come recita il codice di diritto canonico. Ora sempre il codice di diritto canonico al can 1172 menziona l’esorcismo negli ossessi “ Nessuno può compiere legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ne ha ottenuto speciale ed espressa licenza dall’ordinario del luogo. L’ordinario del luogo conceda questa licenza solo al presbitero dotato di pietà, scienza, prudenza e integrità di vita”. Qui in questa diocesi non c’è bisogno di concedere licenze in quanto il fenomeno è irriso e non esiste e su questo il diavolo ci sguazza, irridere, il deridere, il sorridere al fenomeno è già segno di radicamento. Ricordando come Satana predilige chi detiene il potere: se nella Chiesa si lascia esercitare il governo a detentori di potere ecco che il gioco è fatto. Molti massoni hanno coperto incarichi nella Chiesa ( a sua insaputa spero) favoriti dal loro contare, dalla loro condizione sociale economica, dal loro prestigio, dal loro essere parte del potere e del sistema a danno della Chiesa e del santo popolo di Dio. Irridere il fenomeno, delegandolo o degradandolo (spesso i preti lo attribuiscono alle classi più basse perché il clero come la società civile è classista) è fare il gioco del maligno. Torino benchè città di santi e custode del sacro lino, è centro esoterico internazionalmente riconosciuto dunque diabolico. Vescovo e troika se la rideranno ma io lo annuncio che è mancante in diocesi la presenza dell’esorcista e ne denuncio questa mancanza perché è mancanza nei confronti del santo popolo di Dio, è ignoranza pastorale di un fenomeno che ha fondamento biblico e auspico al più presto l’individuazione del sacerdote che risponda alle caratteristiche al can 1172 del codice di diritto canonico. L’eludere il problema è diabolico, significa che già opera e governa.

N.B. circa la presenza del demonio in questa città bisognerebbe aver ascoltato i racconti dell’attuale vescovo d’Ivrea sulla figura di padre Ferrarotti della congregazione dell’oratorio di s Filippo Neri ( divenuto poi esorcista a Genova) durante e dopo la peregrinatio Mariae