... COME UN MANDRILLO

25.03.2016 07:10

Ieri sera ,secondo programma stilato e divulgato , chi governa questa diocesi si è recato in carcere per la messa in Coena Domini , per lavare i piedi ai detenuti . Il gesto è copiato da quello che fece Papa Francesco tre anni fa , qui da noi in provincia si arriva sempre dopo , poi quest’anno è l’anno giubilare della misericordia dunque il gesto calza a pennello , il giornale diocesano ne ha dato notizia , e ne darà ancora anche con un servizio fotografico … la Messa crismale , con annesso attraversamento della piazza incompleta , il passaggio attraverso la falsa porta santa , quella che non era murata , ma che il faraone con un anacronistico martelletto d’argento ha colpito cosi chè due lacchè in guanti bianchi uditi i colpi potessero aprire la misera porta laterale . Guardando quel pessimo modo di recitare di quell’attore parato, non si comprendeva se fingeva di demolire o fingeva di spingere … chissà … ciò che è certo che ha goduto … nel laico mondo a cui appartengo si dice “ come un mandrillo “ non so come ciò sia tradotto nel mondo clericale al quale appartengo e non appartengo …. Insomma si è procurato auto soddisfatto e con lui il suo apparato , tutti hanno provato una personale quanto privata “ satisfaction “ come cantavano i Rolling Stones . In questi giorni le soddisfazioni arrivano a raffica , ha versato il profumo nell’olio e lo ha annusato gesto che ripete da ripete da anni , poi la lavanda dei piedi ai detenuti …. promozione solo per promozione , per promuoversi …. in fondo al carcere ci dovrebbe andare in silenzio , senza tanto clamore una volta al mese … ma in fondo è radicato al motto in auge nel ventennio … del carcere se ne frega … gli serve per apparire e auto promuoversi in quest’anno , il giornale viene letto anche fuori diocesi ….. e ciò gli basta , si accontenta . A mio avviso avrebbe dovuto lavare i piedi a quei sacerdoti anziani che ha costretto con l’obbedienza a lasciare le parrocchie dove avevano vissuto e servito per decenni , invece li ha costretti a ritirarsi in anguste ( e non auguste ) stanze , dimenticatoi , e poi ha anche il coraggio , la faccia di bronzo di tirare le orecchie , di bacchettare l’assemblea, durante le sue noiose omelie , sull’abbandono degli anziani … l’importante è dare a intendere che nel suo mondo ludico , quanto mai irreale ( l’isola che non c’è ) i preti anziani non vengono abbandonanoti , solo i laici li abbandonano gli anziani …. mentre spesso i preti fanno orecchie da mercante nell’assistere persino i propri genitori , figurarsi i confratelli che giunti all’età della vecchiaia invece di essere serviti vengono scaricati come sacchi dell’immondizia … perché non servono più … inoltre il nostro che va in giro a raccontare balle che lui la diocesi la gestisce con 20 preti ( è ricordato così fuori diocesi in posti dove è andato a predicare ) al contrario di ciò che dice , i preti li tiene in servizio sino oltre ai 90 anni , respingendo le dimissioni ai 75 anni . Forse in carcere dovrebbe rimanerci , dovrebbe chiudersi a chiave , mettersi sotto chiave o sott’olio o sotto aceto , l’importante che lo faccia al più presto e si cambino tutti quei sepolcri imbiancati che gli fanno da cornice …. va da sè che un morto si circonda di morte … un morto che pesta e pesterà i piedi per l’incoronazione della Madonna di Oropa , una delle sue piramidi , dei suoi obelischi , una di quelle stupidaggini che gli fanno solletico all’ ombelico e lo mettono di buon umore … E poi il resto del triduo : qui in diocesi , per rispetto della gente e volere del vescovo ,nella veglia del sabato le letture saranno tagliate o se ne salterà qualcuna , ciò non viene fatto per rispetto alla gente ma perché vogliono loro finire prima perché ciò che conta è il dopo veglia in cui si brinda e si mangia la fetta di colomba insieme , quella è la veglia , mentre si sbirciano velocemente i cestini delle offerte per stimare quanto si è raccolto , poi l’ultimo sforzo , la giornata di domenica , il rush finale , per poi finalmente liberi preparare le valigie per il falso pellegrinaggio in parte pagato dall’ associazione don Ferraris istituita con santi propositi , oggi amministrata per il godere del clero , il godere della pancia , del gusto e dell’olfatto , della loro dolce vita …. Non mi stupirei fosse anche incluso un bagno in una finta fontana di Trevi con una finta Anita Ekberg . Così monsignore ha lavato i piedi ai detenuti , così può sentirsi un grande pastore , scimmiottare il Santo Padre , così è convinto di avere dato il meglio di se stesso … vanità delle vanità gli fa eco il Qoelet …. e gli fanno eco ai suoi amici filippini ( quelli della Congregazione dell’Oratorio di S.Filippo Neri ) che dovrebbero ricordargli ( ma non ne hanno il fegato , né gli attributi ) quello che il loro padre fondatore ( ma qualche anno fa , anche uno degli ultimi prepositi ) soleva ripetere “ volare basso “ ! Buona Pasqua faraone ……