ATTUALITA' BANALI, BANALITA' ATTUALI

12.11.2015 08:22

Mi sento di dare due risposte circa la presenza del vescovo nella giornata di sabato della scorsa settimana in via Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al problema della povertà .

La prima , al giornale diocesano che titola : “ Il Vescovo scende in piazza : subito misure per i poveri “ . Se si deve  ricordare un  Vescovo che è sceso veramente in piazza,  e non certo per mezz’ora ad assistere ad un teatrante che taglia un pezzo di pane , dobbiamo andare con la memoria ai tempi di mons. Bettazzi Vescovo di Ivrea che scese in strada a fianco dei lavoratori che rivendicavano vertenze sindacali : il loro pane quotidiano  . Quello è il posto di un Vescovo a fianco dei più deboli a rivendicare posti di lavoro che è il pane quotidiano , che oggi dopo le scellerate scelte ( di sinistra ? ) di questo governo che facilitano il licenziamento tolgono letteralmente il pane di bocca alla gente ( è di oggi la notizia che Unicredit lascerà a casa più di 7.000 persone in tutt’Italia ) .  Se abbiamo in mente il personaggio e la situazione ( Bettazzi e Ivrea , non certo monsignore e Biella ) allora il titolo dell’articolo è aria fritta e l’imperativo : “ subito misure per i poveri “ una frase detta così per dire , senza senso , né arte , né parte , formalità ,  perché non supportata da una sincera volontà di agire , di cavalcare cioè qull’etica cristiana che è la base della dottrina sociale della Chiesa . Quella di sabato è stata come l’apparizione dei clown nel circo , i clown con quelle loro maschere tristi benché grotteschi fanno però ridere . La pagina dove è apparso l’articolo si intitola attualità , ma sarebbe stato più corretto titolarla “ banalità “ .

 “ Centro di gravità permanente “ per monsignore è l’anno 2020 , il resto non interessa , mezz’ora di apparizione in una strada alla presenza di nessuno e sensibilizzando temi che non lo toccano ( lo ha ampiamente dimostrato in questi anni di crisi economica ) , una brutta figura e di una decadenza pari solo alla ….. Berlino degli ultimi giorni di guerra …..  macerie , strade deserte e fine di una ideologia . Avrebbe potuto, anzi dovuto  presenziare all’assemblea che si è tenuta la sera prima al Villaggio La Marmora , tema la costruzione del pirogassificatore . Assente all’incontro pubblico monsignore , la sua chiesa non è interessata alla salute dei cittadini , né all’ambiente , ma alla corona della Madonna di Oropa , lì alla presenza del sindaco e di un pubblico caldo avrebbe dovuto prendere una o più decisioni , esporsi  ma non ne è capace , le decisioni le prende solo con i deboli ,con chi al suo cospetto assume un atteggiamento dimesso , così che o lui o i suoi tirapiedi  possano obbligare o circuire , ma mai discutere …..  .

Eppure il rione del Villaggio La Marmora gli sta tanto a cuore ! La città gli sta tanto a cuore , tanto da non viverla mai , preferisce , lui il pastore , il vescovo le solitarie vacanze ad Arbatrax , non certo nelle spiagge proletarie lungo il torrente Cervo o quelle del lago di Viverone o il popolare prato della piscina comunale , chissà quali sono le vacanze di Francesco  e se si concede vacanze .

La seconda risposta è indirizzata al direttore della Caritas che ha affermato : “ aiutiamo migliaia di persone ,non solo immigrati “ , e ancora parlando del reddito di inclusione ( copiato dal Movimento 5  Stelle , dunque i cattolici ne riconoscono la progettualità non solo , a detta loro, il populismo ) così si è espresso il guru della povertà : “ è una misura studiata per cittadini italiani , anche se per noi cattolici , seguendo gli insegnamenti del Vangelo , non devono esserci confini , ma solo persone da rispettare in quanto tali “ , gran parlatore più da intellettuale che da uomo di preghiera e ancora più da intellettualoide che da intellettuale , è di quelli bollati da Gesù nel Vangelo  di Matteo che “ dicono ma non fanno “ , infatti non ha speso una sola parola quando monsignore per mezzo del suo portaborse ordinato mi ha fatto sapere che lo stabile che amministravo ancor prima che fosse donato alla diocesi e che avevo proposto alla Caritas come sede per la mensa dei poveri che ho progettato , mi veniva tolto per motivi disciplinari ( in diocesi l’inquisizione esiste ancora , come un atteggiamento massonico e tante altre boiate ) , ebbene l’uomo che dal pulpito assume l’atteggiamento del leone , poi alla resa dei conti di fronte a monsignore ,( che ogni anno distribuisce l’erogazione dell’otto per mille per cui è meglio averlo per amico ) infila la coda fra le gambe e assume la tattica della scimmia , non vede , non sente , non parla …… meglio sacrificarne uno è la logica dei sacerdoti del tempio o di un astuto imprenditore , la minima perdita , con il minimo sforzo ; non capita così con gli immigrati  e di questo ne sono testimone diretto e il novello Robespierre ( come ama atteggiarsi , solo atteggiarsi , perché poi vive come il re Sole ) ma di fatto un “ Robespierre de noaltri  che “spende e spande , tempo , parole e denaro là dove ne ha un tornaconto , ma mettersi contro il potere mai ,il potere va sempre assecondato è la politica del compromesso è la politica della balena bianca , “l’inculcamento” dell’essere il camaleontico uomo per e di ogni stagione , oggi in questa società borghese e decadente più che mai l’immagine del vincente    . Dovrei spendere anche una parola per il terzo personaggio che è ritratto nei giornali locali che hanno curato la cronaca della mezz’ora di sabato donata da monsignore per la sensibilizzazione del problema della povertà finito poi in pranzo ( non in Chiesa a dire una preghiera o la proposta di una giornata di digiuno ma con le gambe sotto il tavolo ) ;  il terzo personaggio è l’incomodo , quello che si infila a piè pari in ogni circostanza per apparire , proprio come quegl’ incomodi  che appaiono nei servizi dei telegiornali privati e nazionali a cui Paolo Frajese anni fa lo allontanò con uno spintone per sbarazzarsene .